Le Preparazioni Galeniche
La locuzione "preparato galenico" deriva dal nome di Galeno, medico e filosofo Greco (II-III sec.) che per primo si preoccupò di ricercare erbe ed estratti naturali, al fine di combinarli insieme e di utilizzarli quali prodotti curativi. La disciplina galenica oggi, viene intesa come la preparazione su piccola scala di medicamenti, fatta direttamente dal farmacista, all’interno del laboratorio predisposto in farmacia. I preparati galenici possono essere di varia natura, le formulazioni non si limitano infatti al solo medicinale per uso umano ma si estendono anche alla cosmetica, ai prodotti omeopatici, ai fitoterapici e in rari casi anche ai farmaci veterinari.
La loro classificazione prevede una suddivisione in due categorie ben distinte: i galenici magistrali e i galenici officinali.
Quando parliamo di galenici magistrali, ci riferiamo a prodotti prescritti dal medico curante, che personalizza la composizione a seconda delle esigenze del paziente. Il compito del farmacista sarà in seconda battuta, quello di analizzare con attenzione la ricetta, controllarne criticamente i dosaggi, gli eccipienti e le eventuali interazioni. Affinché l’esecuzione possa godere di tutta l’accuratezza e la precisione del caso, il farmacista si avvale di linee guida che prendono il nome di “norme di buona preparazione” presenti nella farmacopea europea, un manuale normativo di riferimento, che descrive e regolamenta non solo tutte le sostanze per uso farmaceutico, i loro dosaggi e il loro utilizzo, ma anche le metodiche di allestimento dei preparati e le apparecchiature necessarie e obbligatorie all’interno del laboratorio. La possibilità di ricevere trattamenti farmacologici “ad hoc”, si rivela vincente per quei pazienti che seguono terapie croniche particolari, come la terapia del dolore, o per chi invece è allergico a eccipienti e principi attivi o ancora per chi necessita di associazioni e dosaggi particolari non presenti in commercio.
Il preparato magistrale nasce quindi dal lavoro sinergico del proprio medico e del proprio farmacista di fiducia, che collaborano al fine di trovare, entro i limiti normativi concessi, la giusta soluzione terapeutica per il paziente.
Le officinali invece, non si rifanno a quanto prescritto dal medico, ma seguono scrupolosamente le formulazioni previste in farmacopea: dal nome del principio attivo, alla forma farmaceutica agli eccipienti, ogni singolo elemento viene stabilito dalle monografie presenti in questo manuale e come tali devono essere eseguite. In questo caso la ricetta non è sempre obbligatoria, a seconda di quanto contenuto nel preparato, potrà esserci una vendita diretta da parte del farmacista, o l’esigenza di presentare una prescrizione.