I sette errori più comuni quando si misura la pressione.
Sono sette gli errori più comuni ed evitabili quando si misura la pressione. Errori che possono portare a una lettura sbagliata, tendenzialmente più alta, con conseguenze che possono riguardare anche la somministrazione e il dosaggio dei farmaci, che magari viene aumentato senza che ce ne sia bisogno.
A identificarli e diffonderli, negli Usa, e’ l’American Heart Association.
1. Avere la vescica piena. Questo può aggiungere 10-15 punti alla lettura. Si dovrebbe sempre svuotare la vescica prima di misurare la pressione.
2.Schiena o piedi non supportati. Un supporto scadente in posizione seduta può aumentare la lettura di 6-10 punti. Bisogna assicurarsi di essere su una sedia con la schiena appoggiata e i piedi sul pavimento o su uno sgabello.
3. Braccio non supportato. Se il braccio è appeso al fianco o lo si tiene alzato durante la lettura, si potrebbero osservare valori fino a 10 punti più alti di quanto dovrebbero essere. E’ importante posizionare il braccio su una sedia o un tavolo, in modo che il bracciale di misurazione sia all’altezza del cuore.
4. Avvolgere il bracciale sugli abiti. Questo errore piuttosto comune può aggiungere da 5 a 50 punti alla lettura. Meglio assicurarsi che il bracciale sia posizionato sul braccio nudo.
5. Il bracciale è troppo piccolo. Se accade la pressione potrebbe essere maggiore di 2-10 punti. Il medico può aiutare a garantire una corretta vestibilità.
6. Sedersi con le gambe incrociate. Potrebbe aumentare la lettura della pressione di 2-8 punti. È meglio disincrociare le gambe e assicurarsi che i piedi siano supportati.
7. Parlare. Rispondere alle domande, parlare al telefono, può aggiungere 10 punti. E’ importante rimanere fermi e silenziosi per garantire una misurazione accurata.
E, oltre a questi, vi ricordiamo di rispettare i seguenti suggerimenti:
A) Lontano dai pasti
B) Lontano dal caffè
C) Lontano dall’ultima sigaretta
D) Sempre lo stesso braccio
E) Dopo alcuni minuti di riposo
F) Sempre alla stessa ora
ed altri ancora, che vi spiegheremo meglio in farmacia